martedì 16 dicembre 2008

Il fotovoltaico a Saline?

Già dai primi di dicembre era girata la notizia di un progetto per un impianto fotovoltaico a Saline Joniche, e durante il recente incontro con il Commissario per le politiche regionali dell’Ue Danuta Hubner, il Presidente Loiero ha ufficialmente annunciato la firma di un protocollo d’intesa con Api Nòva Energia. L’impianto sarà costruito nell’area delle ex Ogr, quindi non interesserà il luogo in cui dovrebbe essere costruita la centrale a carbone. Ma allora che ne sarà della Liquichimica?
La questione è di primario interesse visto che dopo il rifiuto del progetto SEI tutti gli sforzi sembravano concentrati sullo sviluppo turistico dell’area. Ora invece il progetto Api è stato approvato senza neppure essere discusso con la popolazione. Evidentemente c’è qualcosa che non va: dicono NO e SI indifferentemente, ma sempre senza ascoltare il parere dei cittadini! Ad ogni modo - lo fa notare anche Giovanni Alvaro sulla Gazzetta del Sud dell’11 dicembre - l’impianto fotovoltaico non entrerebbe in conflitto con la centrale, anzi sarebbe complementare al polo di ricerca sull’energia che già la SEI avrebbe in progetto per l’area di Saline.
Domenico Foti - Presidente dl Comitato “Vedere Chiaro” sottolinea invece il differente trattamento riservato al progetto svizzero e a quello di Api. “Se così bene è stato accolto il progetto fotovoltaico proposto dall’Api Nòva Energia - afferma Foti - perché, senza aver mai accettato un confronto tecnico, medico e scientifico, è stato detto “no” alla centrale della SEI? E perché se va bene senza alcuna controindicazione l’impianto fotovoltaico, non è possibile quanto meno prendere in esame il progetto della centrale a carbone proposto dagli svizzeri?”.
In effetti - lo sostiene anche il Segretario Provinciale de I Socialisti Gianpaolo Catanzariti - il no alla centrale è arrivato senza nemmeno attendere l’esito della procedura di VIA, mentre il fotovoltaico è stato accettato da subito.
Dispiacerebbe molto se le occasioni per Saline Joniche restassero tali. Ora come non mai c’è bisogno di chiarezza.

mercoledì 26 novembre 2008

A Saline Joniche è nato il comitato "Vedere chiaro"

Fa piacere scoprire che ci sono altre persone che vogliono sapere di più sul progetto della centrale di Saline Joniche. È di ieri la notizia della nascita del comitato “Vedere chiaro” che dimostra il crescente interesse della popolazione per la questione. Da quanto riportato dai giornali l’obiettivo del comitato sarà il confronto diretto con la SEI per valutare la validità del progetto senza intermediazione politica e senza condizionamenti. Qualcosa si muove.

giovedì 20 novembre 2008

Taglio e incollo dalla stampa

Ho letto, è vero, di molti NO al progetto per Saline, come ho indicato nel post di apertura di questo blog. Ma è anche vero che ci sono interventi che esprimono perplessità di fronte a un NO così deciso a un progetto che potrebbe essere la chiave di volta per il nostro territorio.
Invito tutti loro a postare altri loro contributi, e ovviamente anche tutti i possibilisti, i favorevoli e i contrari al progetto che vogliano discuterne seriamente.
Vi trascrivo solo alcuni passaggi letti in quest’ultimo periodo:

“Si continua con la vecchia politica dei NO preconcetti e ideologizzati dimenticando letteralmente le popolazioni interessate che continuano a vivere ai margini della società civile ed i cui figli debbono intraprendere, come avviene ormai da decenni, la triste strada dell’emigrazione.” […]
“Lungi da noi l’ipotesi di accettare a scatola chiusa ogni proposta che viene avanzata, ma con altrettanta determinazione, sosteniamo l’esigenza che, prima di esprimere un qualsiasi rifiuto, è necessario ragionare su concreti dati di fatto.” (Giovanni Alvaro, Segretario Provinciale per Reggio Calabria del Nuovo PSI, su Melitoonline.it, 18-11-2008)
Link dell'articolo

“La Regione Calabria si è svegliata di colpo. Dopo più di quarant’anni? Tutti si sono accorti del degrado di Saline solo in concomitanza della presentazione del progetto SEI, ma guarda un po’…. E noi dovremmo crederci secondo loro…” […] “non è possibile concepire che i nostri amministratori (che di pane ne hanno in abbondanza) diano un calcio e dicano ‘No, Grazie’ ad un progetto che potrebbe risollevare le sorti della zona e della Calabria intera, che rappresenterebbe un riscatto socio-economico per tutti coloro che credono saldamente nelle nostre potenzialità. Gli attacchi ‘ideologici’ di chi ha la pancia piena e non mira all’interesse della zona devono finire, che provino loro a campare con 500 Euro al mese!!!! Guarda caso. Sui palchi delle varie manifestazioni che si sono tenute per protestare contro la realizzazione del progetto non ho mai visto un disoccupato.” (Antonino Manti, Coordinatore di Forza Italia Comune di San Lorenzo, su Melitoonline.it, 11-11-2008)
Link dell'articolo

Ed anche Luigi Amato, Presidente associazione ‘L’altra Reggio’: “Sembra proprio che dopo l’alzata di muri degli ultimi mesi, sia da parte della politica che da quella del mondo associazionistico, oggi comincia a tuonare una certa ribellione alla decisione espressa con particolare fretta e scarso coinvolgimento dei cittadini, quella di non volere a Saline Joniche l’ormai famosa Centrale a carbone.” […] “la SEI, era giunta sul punto, acquistando la Liquilchimica, di portare a compimento un progetto estremamente sognato, quello appunto di ridare valore ad una delle aree più povere d’Europa.” […] “Investire però sull’energia a carbone pone giustamente delle perplessità e dei dubbi, primo fra tutti quello del rischio inquinamento, che avrebbero dovuto trovare tutti i chiarimenti attraverso le normali, ma negate, procedure previste dalla legge, vedi gli studi d’impatto ambientale. In mancanza di ciò si è dato ampio spazio a frenetiche leggende e fantasiose teorie.”[…] “Dunque seppur è vero che con questo fenomeno [effetto serra, ndr] non c’è da scherzare, è vero anche che la popolazione deve essere destinataria di informazioni e non false testimonianze. Il sud d’Italia perde sempre di più competitività e ricchezza, pertanto sarebbe normale che a rinunciare ad un progetto di questa portata non fosse Reggio ma qualcun altro, che magari gode già della presenza di numerosissime fabbriche e centrali energetiche” (Il Fatto Online.it, 06-11-2008)
Link dell'articolo

In un intervento su Calabria Ora (16/10/2008), Amato sottolinea ancora, che “Di fronte a progetti di una certa portata è giusto che se ne discuta, anche animatamente, ma è importante che lo si faccia con razionalità e senso di responsabilità. Questo non pare sia avvenuto nel caso di Saline Joniche dove addirittura il progetto è stato stroncato sul nascere, senza cioè effettuare il completamento degli studi che avrebbero sciolto tutti i nodi ambientali, tecnici e politici, della fattibilità o meno dell’opera”.

Di opinione similare anche Paolo Roberto Mallamaci, ex Segretario Provinciale dei Popolari UDEUR e già Consigliere Comunale di Montebello Jonico:“Dalla stampa locale abbiamo appreso in questi giorni che sull’area industriale di Saline è in corso una trattativa portata avanti dall’Api, società controllata da una holding petrolifera di livello nazionale, che sarebbe disposta ad intervenire sul sito delle ex Ogr e sulla stessa Liquichimica” […] “tale iniziativa cozzerebbe sulla tanto sbandierata vocazione turistica che si vorrebbe dare all’area del pantano o alla zona industriale del nostro comune. E i 50 milioni della Provincia di Reggio e della Regione Calabria per fare di Saline la Taormina calabrese?” […] “mi chiedo perché è stato riservato alla SEI questo trattamento? Perché nessuno ha ascoltato le ragioni della SEI, tenendo conto che questi imprenditori avrebbero rischiato capitali propri e non statali?” […] “Da spettatore disinteressato registro un diverso trattamento di due idee progettuali che partendo forse da presupposti industriali differenti, arrivano allo stesso scopo; una produzione di energia che la Calabria, avendo un esubero di produzione energetica, dovrebbe esportare in altre Regioni d’Italia con maggiori assorbimenti. Sono tutte domande che temo rimarranno senza risposte, ma credo che il futuro dell’area industriale di Saline non possa essere deciso nel chiuso di una stanza e soprattutto senza ascoltare le istanze che provengono dalla società civile ed economica del comprensorio.” (Calabria Ora, 11-11-.2008)

Il video di presentazione del progetto



martedì 18 novembre 2008

Voglio sapere di più

Lancio questo blog perché, da calabrese, vorrei che fosse fatta luce su alcuni fatti che hanno recentemente interessato la mia terra.
Leggo sui giornali del trionfo delle Istituzioni nella battaglia contro la centrale a carbone. E mi domando: ma quanto ne so effettivamente di questa centrale? Sarà davvero un mostro o magari sarebbe stata un’opportunità?
Sui quotidiani leggo le ragioni del NO. La maggior parte del mondo politico si è opposta da subito al progetto, denunciando i rischi per l’ambiente e per la salute dei cittadini. Non so se la centrale sarà dannosa come si dice. Come non mi è dato sapere se dietro alle dichiarazioni dei nostri politici si nasconda qualcosa di più che a noi cittadini resta sconosciuto.
Quello che so è che questo blog nasce con la volontà essere un punto di incontro tra tutti coloro che a un progetto come quello della centrale a carbone dicono “vorrei saperne di più”. Una via di mezzo tra la ferma opposizione e l’adesione incondizionata al progetto; la posizione critica di chi non ne sa abbastanza, ma vuole conoscere prima di giudicare.
L’impressione, infatti, è che tutto quanto è stato detto o scritto in proposito non abbia lasciato spazio al dibattito e all’informazione e soprattutto che i cittadini non abbiano avuto l’opportunità di conoscere a fondo il progetto.
Se, come qualcuno dice, questa centrale rappresenta un pericolo allora sarò il primo deciso oppositore al progetto e prenderò le difese della nostra terra, che sappiamo tutti già troppe volte è stata al centro di interessi particolari e di speculazioni.
Ma se questo progetto potesse aiutarci finalmente a crescere? Il sito della SEI racconta una prospettiva molto interessante. E io non vorrei sentirmi scippato di una opportunità, in nome di ideologie sbandierate per proteggere, forse, solo gli interessi di chi comanda.
Ho deciso di raccogliere e mettere insieme le opinioni di chi finora si è espresso perlomeno in maniera interlocutoria. E poiché è mancato un vero e proprio dibattito, che ci coinvolgesse tutti, vi invito a postare i vostri contributi su questo blog. Confrontiamoci, discutiamo e facciamo in modo che anche per questo progetto non rimangano solo le opinioni di chi si assume il potere di decidere per noi.